Gli Oli Essenziali

Olio essenziale: scopriamo cos’è e come funziona

L’olio essenziale: sappiamo cos’è e come usarlo?

Avrai certamente sentito parlare degli oli essenziali, delle loro proprietà curative e legate al benessere della persona. Si tratta di sostanze ormai diffusissime e fortemente pubblicizzate, sia (in parte) per la loro efficacia, che per la semplicità d’uso e per il prezzo accessibile.

Ma sai cos’è un olio essenziale, sotto il profilo dell’alchimia e come usarlo per davvero? Non hai la sensazione che, come troppo spesso accade, anche nel caso degli oli essenziali stiamo lavorando in maniera piuttosto approssimativa e superficiale?

Certo, non tutti lavorano in questo modo. Non tutti scelgono in base al profumo o al “sentire”. Ti sarai accorto che questo scegliere a sentimento va molto di moda. E lo sai perché? Perché facile e non prevede l’aver speso tempo ed energia nell’acquisire competenza. Ma quando vai in farmacia perché stai male, scegli il medicinale dallo scaffale secondo il tuo sentire o leggi cosa c’è scritto? Ma tralasciamo questo argomento, figlio dei nostri tempi disgraziati e senz’anima e coscienza, e proseguiamo.

Ma cos’è un olio essenziale

Potremmo dire che un olio essenziale è un prodotto naturale ottenuto dalle piante, con particolari proprietà curative e particolari sostanze chimiche. Ma non avremmo detto niente in realtà.

Possiamo parlare dei principali componenti degli Oli, ed osservare il tutto solo sotto il profilo della chimica. Vediamo i principali componenti di un olio essenziale: Alcoli, Fenoli, Aldeidi, Chetoni, Ossidi, Esteri, Sesquiterpeni ed altri. Possiamo osservare le proprietà di ognuno di loro, cogliere la loro funzione all’interno del corpo umano, ma non arriveremo mai a parlare davvero della vita, perché la chimica è materia e non spirito.

Forse ci interessa maggiormente osservare questi oli sotto il profilo dell’Alchimia, che, oltre a darne una definizione pratica tiene conto dei vari principi vita.

L’Alchimia prevede che l’ente naturale sia divisibile in tre parti perché composto da ognuna di queste parti: Solfo, Mercurio e Sale.

Il nostro olio essenziale, semplificando un pochino, rappresenta proprio il Solfo della pianta. Noi possiamo identificarlo facilmente con il profumo. Se strofiniamo con le dita un fiore di timo, o qualche petalo di rosa, o del rosmarino, della lavanda, ecc, quello che sentiamo portando le dita al naso è essenzialmente il Solfo della pianta, il nostro olio essenziale.

Il profumo è il nostro olio essenziale

Capito questo, la scelta del nostro olio essenziale può anche ricadere su quello che ci piace di più all’olfatto. Possiamo scegliere davvero l’olio in base al suo profumo, non c’è niente di male. Anzi, un buon profumo solitamente rallegra l’ambiente ed alleggerisce eventuali tensioni o pesantezze dell’ambiente. Ma non ha un effetto curativo o terapeutico se non per la parte battericida.

Sappiamo infatti che ogni olio essenziale possiede (alcuni più alcuni meno) una decisa azione antibatterica. Ma questo vale in generale, non nel particolare del singolo individuo.

Come lo scegliamo questo olio essenziale?

Come detto molto spesso avviene a seconda del gusto del profumo. Questo va bene, se vogliamo soddisfare il nostro olfatto. Ma l’azione di un buon olio essenziale potrebbe andare molto oltre, se sappiamo come fare.

Il secondo modo che vedo molto spesso usare è quello di elencare le proprietà terapeutiche dell’olio, e sceglierlo in base a questo.

Ecco che nuovamente ci allontaniamo dall’olistico e ci avviciniamo al medico. Che fallimento..

Se scelgo un olio essenziale invece di un farmaco è perché desidero una via alternativa all’allopatico. E dunque è del tutto inutile, o dannoso forse, riferirmi all’alla terapia alternativa come fosse medicina tradizionale.

L’olio essenziale non va scelto in base alla proprietà terapeutica! Ripeto ancora, casomai non fosse chiara la visione olistica: l’olio essenziale NON va scelto in base alla sua capacità di curare o meno una determinata patologia. Questa è medicina. Qui non si fa medicina.

La scelta non deve partire dall’Olio essenziale, ma dalla persona che lo necessita. Una volta mi sono sentito dire: “bella scoperta, ovvio, noi facciamo cosi”. “No”, è stata la mia risposta: “Voi partite dalla malattia della persona, non dalla persona. Non fate cosi.”

Pensaci: il ragionamento non è sempre questo? : “Ho il raffreddore (quindi una malattia), prendo il timo, la salvia e l’eucalipto!”. Nuovamente si mette al centro il problema della persona, la malattia. Non la persona, non la Gerarchia Divina che compone la persona.

Al centro di ogni cosa deve esserci l’Uomo come specchio del cielo. L’UOMO COME SPECCHIO DEL CIELO.

Quando una persona ha una parte di queste Gerarchie Divine in debilità, può manifestarsi il raffreddore. Ma non è sulla malattia che ci concentriamo, ma sulle proprietà celesti dell’olio essenziale. La domanda da porci è: qual è il suo archetipo divino o planetario?

Il gioco non consiste mai nell’osservare le componenti chimiche o i principi attivi, ma i principi vita che informano, da una parte l’Olio essenziale, e dall’altra la parte debilitata nell’uomo.

Quindi non mi concentro sull’olio essenziale o sul problema fisico della persona, ma sulla sua potenza o funzione celeste che è debilitata, e sulla base di quella dovrò scegliere l’olio essenziale.

Funzionerà?

Se scelgo secondo il caso le probabilità sono piuttosto scarse. Ma anche scegliendo l’archetipo planetario corretto, c’è una cosa importante di cui tenere conto. Come detto un olio essenziale rappresenta la parte Solfo della pianta, quindi è sulla parte Solfo dell’uomo che agirà.

E’ impensabile sperare che un qualunque olio essenziale sia miracoloso sulla parte fisica dell’uomo: se ci rompiamo un braccio conviene lavorare con piante secche per estrarne le componenti saline, minerali, non certo con la parte animica.

Dunque, cosa devi capire per saper usare davvero un olio essenziale?

  • l’archetipo planetario e zodiacale della pianta da cui si estrae l’olio essenziale
  • l’archetipo planetario e/o zodiacale debilitato nella persona che vuole farne uso
  • l’archetipo planetario più forte della persona, perche farà da “vettore” o cardine per il funzionamento degli altri oli associati
  • nella composizione della miscela di oli essenziali, non si mescolano mai Sole con Saturno

Fatte le scelte in base a queste considerazioni, l’olio essenziale potrà diventare davvero uno strumento potente e funzionale a rimettere a posto il disequilibrio zodiacale in maniera veloce e controllata, sempre questo disequilibrio si manifesti principalmente sulla parte solfurea dell’uomo, dunque animica.

Se desideri approfondire e capire come usare efficacemente e praticamente gli oli, ti necessita la conoscenza astrologica esoterica di base. Contattami se desideri capire cosa fare.

 

Chi siamo Paolo Cainelli

Paolo Cainelli, appassionato e studioso di Astrologia e Materie esoteriche. Organizza serate e corsi a tema astrologico, realizza amuleti secondo la tecnica e gli insegnamenti egizi, legge i Tarocchi

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