I Metalli e le Funzioni celesti

Come richiamare le forze del cielo in nostro aiuto

Da sempre l’uomo ha cercato, in maniera più o meno efficace, di “piagare” il cielo alla propria volontà.

Questo atteggiamento, allo studio della storia, risulta presente in ogni epoca ed in ogni luogo della terra. Insomma, l’essere umano sembra possedere un nativo desiderio di piegare alla propria volontà i propri ed altrui eventi.

Anche oggi questo atteggiamento è presente. A dimostrazione di questa affermazione basta guardare internet. Ovunque possiamo trovare l’offerta di rituali d’amore, di riavvicinamento del proprio amato, o per migliorare la salute o per trovare lavoro, vincere denaro ecc.

Dunque sembra essere presente, specie nei popoli latini, un qualche retaggio storico inconscio che posiziona una parte della nostra fiducia in tutta quella serie di operazioni che passano sotto il nome di esoteriche e che potrebbero effettivamente modificare la realtà che ci circonda sotto il dominio della nostra volontà (o quella dell’operatore che compie per noi l’operazione).

Ma come dovrebbe funzionare?

Esiste forse una spiegazione logica e razionale al funzionamento di tutte queste pratiche?

No, naturalmente non è possibile associare alla logica razionale tutta quella serie di pratiche la cui origine è legata alle culture pre-logiche. Nondimeno queste funzionano, se fatte correttamente. E, fino ad un certo punto, la mente raffinata e priva di pregiudizi e preconcetti può arrivare a comprendere ed essere appagata dalla spiegazione.

Per arrivare a comprendere le pratiche esoteriche legate al forzare il cielo alla propria volontà, di qualunque epoca o luogo siano, dobbiamo iniziare a ragionare per analogia.

E’ attraverso il potete strumento dell’analogia (il cui sviluppo armonico e progressivo avviene attraverso gli studi di astrologia esoterica) che noi possiamo andare a “leggere” il significato di determinati rituali, e riadattarli al moderno modo di vivere, senza perderne l’efficacia.

E dunque, un esempio di analogia è quello di rivolgere le proprie attenzioni e volontà al cielo attraverso un amuleto o un talismano costruiti attraverso le tecniche astrologiche.

Come è costruito un amuleto o un talismano

Per costruire un amuleto analogico, cioè realmente funzionante, si usano tre basi:

  • le piante
  • le pietre
  • i metalli
i talismani: lo strumento più potente per attirare in terra le forze celesti

Da sempre infatti, i più potenti talismani sono stati realizzati con questi tre materiali naturali.

Da questa affermazione però puoi già comprendere una cosa molto importante: qualunque oggetto realizzato in plastica non è un amuleto. E’ solo un oggetto, con anima morta, che decora qualche mobile. Tutto qui.

Ma cerchiamo di affrontare un altro argomento molto importante. Le tre basi da sole possono già essere un amuleto? La risposta è no. Non basta possedere una pietra per ottenere i benefici dell’archetipo nascosto nella pietra; non ci credi? Bene, allora segui il ragionamento logico che ti propongo.

Se una pietra bastasse per attirare, ad esempio, la fortuna economica, non credi che il grossista di pietre, che ne possiede casse intere per molte decine di chili, dovrebbe essere la persona più ricca al mondo ed i soldi dovrebbero fioccare dal cielo?

Oppure, se una pietra potesse servire ad attrarre l’amore, non sarebbe sufficiente comprarne qualche decina per diventare le persone più amate del mondo?

Ecco vedi, attraverso il ragionamento si può capire come le cose stiano molto, molto diversamente.

E lo stesso può essere detto delle piante e dei metalli. Se il braccialetto di rame, metallo di Venere, richiamasse davvero la Funzione di quel Genio, basterebbe possedere lo stesso rame di un qualunque magazzino da elettricista per essere le persone più amate del mondo.

Ma dunque, quando funziona un amuleto?

Certo, le tre basi viste sopra, metalli, pietre e piante, sono indispensabili per la realizzazione di un amuleto che funzioni. Ma non sufficienti.

Tutti questi vanno lavorati.

Qui faremo un ragionamento sui metalli, non tanto riguardo l’operazione alchimica della lavorazione, quanto almeno la scelta del metallo corretto.

E’ noto come ogni pianeta (o meglio: Genio planetario) possegga più metalli, ma ogni metallo appartenga unicamente ad un pianeta. Ecco perché, in questo articolo, trattiamo dei metalli piuttosto che delle piante: queste, benché meno pericolose da trattare, appartengono molto spesso a più archetipi planetari e dunque bisogna prendere in considerazioni più fattori rispetto ai metalli (come ad esempio l’ora di raccolta o taglio).

Dunque, i pianeti dell’Astrologia Sacra, come noto, sono:

  • Saturno
  • Giove
  • Marte
  • Sole
  • Venere
  • Mercurio
  • Luna

Questa disposizione, tra il resto, non è casuale. Ma ricalca l’anatomia del corpo umano, per la legge indicata da Ermete Trismegisto.

Ad ognuno dei sette pianeti, o meglio dire, dei sette Geni, corrispondono specifici elementi della tabella degli elementi atomici. Ad esempio, all’idrogeno corrisponde il principio lunare, al cloro corrisponde Marte e cosi via.

Ma vediamo quali metalli possano essere facilmente impiegati per le nostre operazioni:

  • Sole: oro
  • Luna: argento
  • Venere: rame
  • Giove: stagno
  • Saturno: piombo
  • Marte: ferro
  • Mercurio – nessun metallo facilmente lavorabile.

Questi sono i metalli più semplici (con esclusione appunto di quello mercuriale) che ognuno di noi piò usare, con più o meno volontà, per creare un amuleto. Certamente il lavoro con l’oro richiede più impegno rispetto al lavoro con lo stagno, che costa molto meno e fonde a temperature molto più basse.

Vorrei aggiungere un consiglio a questa base di elementi planetari per i propri amuleti: lasciate stare il piombo. Non tanto perché è tossico, ma perché è saturnino. E se si sbaglia approccio all’archetipo di Saturno non si avrà vita facile.

Se volessi costruirne uno?

Se volessi costruire un amuleto o costruire un talismano in metallo ti serve innanzitutto l’intento. Quale pianeta vuoi richiamare? L’amore? L’equilibrio? L’espansione? L’isolamento e la concentrazione? Il denaro?

Una volta scelto il pianeta sceglierai il metallo di conseguenza. Dopodiché vi disegnerai sopra l’immagine più adatta all’amuleto, secondo le modalità classiche (magari quelle descritte in Picatrix) o per i principianti, che desiderino provare qualcosa di funzionale anche se poco efficace, puoi disegnarvi i simboli planetari

Sceglierai un colore nero per i pianeti femminili, ed un rosso per quelli maschili.

In questo modo, descritto per la verità molto semplicisticamente e senza minimamente tenere conto dei fattori astrologici che rimangono indispensabili per la riuscita dell’operazione, hai la possibilità di richiamare con i metalli le Funzioni celesti.

Il mio consiglio, comunque, rimane sempre lo stesso: agisci solo quando sei sicuro. Chiedi prima di agire.

Chi siamo Paolo Cainelli

Paolo Cainelli, appassionato e studioso di Astrologia e Materie esoteriche. Organizza serate e corsi a tema astrologico, realizza amuleti secondo la tecnica e gli insegnamenti egizi, legge i Tarocchi

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