In quest’epoca di disagio spirituale, dove chiunque si sente legittimato ed anzi incoraggiato a raccontare qualunque cosa, ci sono degli ambiti dove, ritengo, sia necessario fare chiarezza.
L’uomo si divide in due: quello senz’anima, cioè senza alcun richiamo di tipo spirituale, che vive una vita assolutamente materiale, ormai talmente imbastardito nell’Elemento Terra da aver spento la sua piccola fiamma in maniera da non doverla sentire più. La rappresentazione della vittoria Satanica sull’umanità. Dall’altra un uomo che ha disperatamente bisogno di ricongiungersi col divino e per farlo è disposto a credere ed avvallare qualunque teoria, anche la più demente, senza chieder mai conto di questa e senza che la propria mente abbia diritto di replica. Oggi vale la legge: non giudicare. L’aberrazione della struttura archetipica umana è passata come qualcosa che fa “figo”.
In ogni caso, cerchiamo di far chiarezza su alcuni punti fondamentali tanto dibattuti oggi. Innanzi tutti l’aura, quella visibile solo da persone davvero particolari, nonostante si finga la possibilità per chiunque di vederla. L’aura non è altro che la nostra domificazione personale. Cosi come lo Zodiaco è l’Aura del Sole, cosi la domificazione (Aequalis naturalmente, cioè quella Egizia) è quella personale. Come in alto cosi in basso, cosi lo Zodiaco sta in Alto e la domificazione sta in basso, cioè a livello personale.
L’aura presenta vari tipi di colori ed intensità a seconda delle qualità dei Geni planetari che ne determinano le polarità. Naturalmente, anche il pianeta terra possiede la sua aura e la sua domificazione, essendo essa un organismo vivente del tutto analogico al corpo umano. Le linee geomagnetiche ne rappresentano proprio le linee di forza come descritte nella “Teoria Generale del Magnetismo Terrestre” di Gauss.
Ma torniamo all’uomo ed alla sua domificazione. Tutto ha inizio e dipende dall’Ascendente. L’Ascendente non è solamente quel punto del cielo ad EST al momento della nascita. Ma è un punto di incontro e coagulazione molto speciale: quello del KA e del BA egizi. Nell’Ascendente KA e BA si uniscono e si coagulano e questo incontro da origine alla personalità del neo nato. Questo incontro avviene nel cuore.
Cosa sono KA e BA?
L’analisi è davvero lunga, cerchiamo dunque di semplificare.
Il KA rappresenta il fisso, il Sale alchimico, cioè la parte che compone l’intero complesso biopsichico di un individuo, risultato di tutte le precedenti esperienze incarnative e che dunque porta con se anche il peso del FATO, che verrà distribuito poi, al momento della nascita, lungo tutte le 12 case, cioè lungo tutti gli aspetti della vita terrena.
Quando l’individuo muore, gli Egizi descrivono il viaggio di questo KA verso l’albero di siccomoro per mangiarne i frutti. L’Albero di siccomoro è analogo ad un Fico, pianta fortemente lunare e dunque legata alla sessualità. In sostanza il KA, nutrendosi dei frutti di quell’albero “sessuale” attende semplicemente un atto sessuale per tornare ad essere una presenza fisica, cioè reincarnarsi.
Appollaiato sotto forma di uccello tra i rami di quest’albero, sempre secondo la sconfinata cultura Egizia, aspetta il BA, la parte volatile, non fissa, la parte anima, che attende un fisso (il KA) a cui potersi fissare, appunto.
Dunque l’Ascendente viene ad essere una antenna che trascina qui sulla terra tutti gli eventi che formeranno il destino (in vita) di quella persona, esattamente come fa un magnete. Ecco perché l’Ascendente è indubbiamente più importante del segno zodiacale. Il Mediocielo del tema natale (che non coincide per forza con la X casa né con il suo inizio) riassume le caratteristiche del nostro Ba, uccello – anima, che punta verso ciò che siamo attratti sotto il profilo spirituale. E’ il nostro destino spirituale. Ecco dunque che l’Ascendente è un magnete che tira già dal cielo in terra, mentre il Mediocielo è un punto che ci tira su, nuovamente in cielo.
Il Ka più il Ba rappresenta la nostra croce zodiacale con i bracci verticale ed orizzontale al centro dei quali viene fissata la personalità e le caratteristiche dell’individuo. Al termine della vita, il KA si ritira nuovamente sull’albero per nutrirsi di nuovi frutti (attendere nuovamente un atto sessuale) e riunirsi ancora con il Ba. Questo continua ad avvenire fino al termine del ciclo reincarnativo cioè quando il Ka avrà raggiunto un livello di purificazione tale da poter fissare il volatile Ba in maniera permanente.
Questo avviene attraverso il Fuoco “Acht” che, attraverso le batoste della vita di tutti i giorni e le lezioni che dovremmo imparare, trasforma il Ka in “Corpo di Gloria”.
Mi rendo conto che siano concetti complicati per l’uomo odierno cosi completamente distaccato da un autentico concetto di vita e morte.
Ma spero che questo possa effettivamente aiutare a fare un attimo di luce su questo genere di concetti fondamentali in Astrologia egizia.